venerdì 28 settembre 2018

classe 2.0 - Un po' di teoria prima di passare alla pratica...


Il computer: come è fatto e come funziona
 
 La scrittura ha vissuto molte trasformazioni nel corso dei secoli. Dalle tavolette cuneiformi, ai codici miniati del Medioevo, dal rotolo di papiro al giornale moderno, la scrittura ha seguito i bisogni dell’umanità e si è avvalsa dei suoi progressi scientifici.
Oggi gran parte di ciò che si scrive passa da strumenti elettronici: il computer, innanzitutto, e il cellulare. Usando questi nuovi mezzi, si può scrivere un testo e memorizzarlo su un disco dove rimane disponibile per la lettura in ogni momento su monitor o schermo e dove può essere rielaborato e stampato.
Prima dell’invenzione del microprocessore negli anni ’70, i computer erano estremamente costosi ed ingombranti. Col microprocessore, detto anche CPU, tutti i vari meccanismi necessari per il funzionamento dei primi calcolatori si compattano in una sola minuscola scheda, il chip. Questa innovazione inaugura l’epoca del computer piccolo e maneggevole e permette alle industrie di produrre macchine a un prezzo accessibile al grande pubblico.
Entra in scena il personal computer (PC), che si diffonde dapprima nel mondo del lavoro, usato per scrivere e memorizzare documenti, immagazzinare e incrociare dati e eseguire operazioni di calcolo complesse. Poi, con l’uscita di modelli sempre più economici, il pc entra nelle case, mentre la gamma delle sue funzioni si ampia. Nel giro di pochi decenni la tecnologia fa passi da gigante: col computer si comunica a distanza, si accede a banche dati e a immagini interattive, si compone musica…

Come funziona il pc?
Il computer elabora i dati traducendoli in un codice numerico, detto binario perché usa solo le cifre 1 e 0. Questo modo di operare è detto digitale (dalla parola inglese per simboli numerici “digits”). Tutte le volte che al computer viene richiesta la riconversione dei dati, essi tornano a formare immagini, testi, musica…
Al pc occorre un luogo in cui conservare i dati che riceve ed esso è il disco rigido al suo interno o, all’esterno il dvd o le penne usb che possono essergli collegati. Sul disco rigido si immagazzinano i dati che si vogliono memorizzare in modo durevole, i mezzi esterni sono destinati alle registrazioni temporanee e alle copie da riversare su altri computer. Anche il cloud (sistema di archiviazione attraverso l’uso di Internet) è un modo per fissare dati memorizzati sul disco rigido

Come è formato il pc?
Un computer è formato da due componenti fondamentali: l’hardware e il software.
Dell’hardware fanno parte tutti gli elementi di cui un computer è fatto fisicamente: disco rigido, tastiera, monitor…, mentre il software è tutto ciò che gli permette di operare (sistema operativo, programmi…).


Internet

Le origini di Internet risalgono agli anni ’70, quando il Ministero della Difesa degli Stati Uniti cominciò a sviluppare tecnologie e programmi per la comunicazione globale che ha cambiato per sempre la nostra vita quotidiana.

Ma cos’è precisamente internet?
Internet è una rete gigantesca che connette i computer di tutto il mondo usando linee telefoniche, fibre ottiche, trasmettitori radio e satelliti, e che ospita un numero virtualmente illimitato di “siti” contenenti dati e informazioni, musica e immagini, programmi di ogni genere. “Navigando” in Internet, chiunque può fare ricerche su un argomento, effettuare acquisti pagando a distanza, ascoltare un concerto rock. Il tratto più avvincente di Internet è infatti la sua totale apertura e globalità: in teoria, chiunque può fornire informazioni in rete, accessibili a tutti.
La popolarità di Internet esplode negli anni ’90 con la creazione, presso il CERN di Ginevra, del World Wide Web (www) basato sulla condivisione e connessione di documenti tramite un linguaggio elettronico particolare, l’html. Nel 1993, ai primordi del web, ii siti in rete erano appena 150, oggi sono milioni e continuano ad aumentare e diversificarsi ogni giorno. In rete si trovano siti di governi e amministrazioni, di industrie e imprese, siti per l’istruzione, la ricerca scientifica, l’intrattenimento e per ogni altra cosa immaginabile.

Come è fatto un sito web?
Le schermate di un sito web si chiamano pagine. La pagina iniziale, detta homepage, presenta di solito un sommario dei contenuti del sito. Per “sfogliarlo” basta “cliccare” sui link, cioè sui collegamenti ad altre pagine web che si vogliono esplorare (se compare la “manina” vuol dire che il link può essere aperto e consultato). Questo modo di usare il web viaggiando velocemente è detto “navigare in rete”. Si va in rete per informarsi su un argomento, fare ricerche specifiche, visitare musei
Il termine World Wide Web indica una raccolta di documenti localizzata su una moltitudine di computer sparsi in tutto il mondo. I contenuti di questi documenti elettronici sono estremamente vari: testi, immagini, suoni, programmi…
Chi accede a Internet può visionare il contenuto dei siti sul proprio computer, con l’aiuto di un browser che riconverte i dati codificati per la visualizzazione sul monitor.
Per ricercare qualsiasi informazione su Internet sono utilizzati i motori di ricerca sui quali va semplicemente digitato il nome di ciò che viene cercato, così da ottenere tutti i risultati della ricerca da effettuare. Google è il motore di ricerca più famoso al mondo.
 
I virus sono programmi studiati per attaccare il computer che li riceve, distruggendo documenti o danneggiando il suo sistema operativo. 
 
Diffusi in modo massiccio per e-mail o su pennette usb e pagine web anche apparentemente innocue, possono contagiare anche altri computer venuti a contatto con uno “infetto”. Sono una delle piaghe che assediano Internet, insieme alle valanghe di messaggi pubblicitari abusivi, detti “spam”.

La posta “istantanea”
La posta elettronica, o e-mail, è una delle applicazioni più importanti di Internet. Facendo uso di un software di posta elettronica, il mittente immette l’indirizzo del destinatario, poi scrive il suo messaggio e clicca “Invio”. La sua lettera raggiunge via Internet un server, cioè una stazione di posta elettronica. Il server la tiene a disposizione del destinatario, che può leggerla in rete oppure scaricarla sul suo computer. Se ambedue gli interlocutori leggono e rispondono all’istante, possono intavolare un serrato dialogo come se parlassero a viva voce. Con il passare del tempo questa funzione è stata assolta dalle chat (e dalla diffusissima app Whatsapp).
 


  

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