Il
computer: come è fatto e come funziona
La
scrittura ha vissuto molte trasformazioni nel corso dei secoli. Dalle tavolette
cuneiformi, ai codici miniati del Medioevo, dal rotolo di papiro al giornale
moderno, la scrittura ha seguito i bisogni dell’umanità e si è avvalsa dei suoi
progressi scientifici.
Oggi
gran parte di ciò che si scrive passa da strumenti elettronici: il computer, innanzitutto, e il cellulare. Usando questi nuovi mezzi,
si può scrivere un testo e memorizzarlo su un disco dove rimane disponibile per
la lettura in ogni momento su monitor o schermo e dove può essere rielaborato e
stampato.
Prima
dell’invenzione del microprocessore negli anni ’70, i computer erano
estremamente costosi ed ingombranti. Col microprocessore,
detto anche CPU, tutti i vari meccanismi necessari per il funzionamento dei
primi calcolatori si compattano in una sola minuscola scheda, il chip. Questa innovazione inaugura
l’epoca del computer piccolo e maneggevole e permette alle industrie di
produrre macchine a un prezzo accessibile al grande pubblico.
Entra
in scena il personal computer (PC),
che si diffonde dapprima nel mondo del lavoro, usato per scrivere e memorizzare
documenti, immagazzinare e incrociare dati e eseguire operazioni di calcolo
complesse. Poi, con l’uscita di modelli sempre più economici, il pc entra nelle
case, mentre la gamma delle sue funzioni si ampia. Nel giro di pochi decenni la
tecnologia fa passi da gigante: col computer si comunica a distanza, si accede
a banche dati e a immagini interattive, si compone musica…
Come funziona il pc?
Il
computer elabora i dati traducendoli in un codice numerico, detto binario
perché usa solo le cifre 1 e 0.
Questo modo di operare è detto digitale
(dalla parola inglese per simboli numerici “digits”). Tutte le volte che al
computer viene richiesta la riconversione dei dati, essi tornano a formare
immagini, testi, musica…
Al
pc occorre un luogo in cui conservare i dati che riceve ed esso è il disco rigido al suo interno o,
all’esterno il dvd o le penne usb che possono essergli
collegati. Sul disco rigido si immagazzinano i dati che si vogliono memorizzare
in modo durevole, i mezzi esterni sono destinati alle registrazioni temporanee
e alle copie da riversare su altri computer. Anche il cloud (sistema di archiviazione attraverso l’uso di Internet) è un
modo per fissare dati memorizzati sul disco rigido
Come è formato il pc?
Un
computer è formato da due componenti fondamentali: l’hardware e il software.
Dell’hardware
fanno parte tutti gli elementi di cui un computer è fatto fisicamente: disco
rigido, tastiera, monitor…, mentre il software è tutto ciò che gli permette di
operare (sistema operativo, programmi…).
Internet
Le
origini di Internet risalgono agli anni ’70, quando il Ministero della Difesa
degli Stati Uniti cominciò a sviluppare tecnologie e programmi per la comunicazione globale che ha cambiato
per sempre la nostra vita quotidiana.
Ma cos’è precisamente
internet?
Internet è una rete
gigantesca che connette i computer di tutto il mondo usando linee telefoniche, fibre
ottiche, trasmettitori radio e satelliti, e che ospita un numero virtualmente
illimitato di “siti” contenenti dati e informazioni, musica e immagini,
programmi di ogni genere. “Navigando” in Internet, chiunque può fare ricerche
su un argomento, effettuare acquisti pagando a distanza, ascoltare un concerto rock.
Il tratto più avvincente di Internet è infatti la sua totale apertura e
globalità: in teoria, chiunque può fornire informazioni in rete, accessibili a
tutti.
La
popolarità di Internet esplode negli anni ’90 con la creazione, presso il CERN
di Ginevra, del World Wide Web (www)
basato sulla condivisione e connessione di documenti tramite un linguaggio
elettronico particolare, l’html. Nel
1993, ai primordi del web, ii siti in rete erano appena 150, oggi sono milioni
e continuano ad aumentare e diversificarsi ogni giorno. In rete si trovano siti
di governi e amministrazioni, di industrie e imprese, siti per l’istruzione, la
ricerca scientifica, l’intrattenimento e per ogni altra cosa immaginabile.
Come è fatto un sito web?
Le
schermate di un sito web si chiamano pagine. La pagina iniziale, detta homepage, presenta di solito un
sommario dei contenuti del sito. Per “sfogliarlo” basta “cliccare” sui link, cioè sui collegamenti ad altre
pagine web che si vogliono esplorare (se compare la “manina” vuol dire che il
link può essere aperto e consultato). Questo modo di usare il web viaggiando
velocemente è detto “navigare in rete”.
Si va in rete per informarsi su un argomento, fare ricerche specifiche,
visitare musei
Il
termine World Wide Web indica una raccolta di documenti localizzata su una
moltitudine di computer sparsi in tutto il mondo. I contenuti di questi documenti
elettronici sono estremamente vari: testi, immagini, suoni, programmi…
Chi
accede a Internet può visionare il contenuto dei siti sul proprio computer, con
l’aiuto di un browser che riconverte
i dati codificati per la visualizzazione sul monitor.
Per
ricercare qualsiasi informazione su Internet sono utilizzati i motori di ricerca sui quali va
semplicemente digitato il nome di ciò che viene cercato, così da ottenere tutti
i risultati della ricerca da effettuare. Google
è il motore di ricerca più famoso al mondo.
I
virus sono programmi studiati per
attaccare il computer che li riceve, distruggendo documenti o danneggiando il
suo sistema operativo.
Diffusi in modo massiccio per e-mail o su pennette usb e
pagine web anche apparentemente innocue, possono contagiare anche altri
computer venuti a contatto con uno “infetto”. Sono una delle piaghe che
assediano Internet, insieme alle valanghe di messaggi pubblicitari abusivi,
detti “spam”.
La posta “istantanea”
La
posta elettronica, o e-mail, è una delle applicazioni più importanti di
Internet. Facendo uso di un software di posta elettronica, il mittente immette
l’indirizzo del destinatario, poi scrive il suo messaggio e clicca “Invio”. La
sua lettera raggiunge via Internet un server,
cioè una stazione di posta elettronica. Il server la tiene a disposizione del
destinatario, che può leggerla in rete oppure scaricarla sul suo computer. Se
ambedue gli interlocutori leggono e rispondono all’istante, possono intavolare
un serrato dialogo come se parlassero a viva voce. Con il passare del tempo
questa funzione è stata assolta dalle chat
(e dalla diffusissima app Whatsapp).
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